Tale configurazione, decisamente non comune nel suo complesso di fattori per la prima metà di settembre, ha portato con forti contrasti termici tra l'aria fredda in quota e l'aria più calda presente ancora sul Mediterraneo e l'Italia a fenomeni anche violenti con precipitazioni intense e di forte intensità specie sulle Dolomiti e parte del Nord nella giornata di ieri.
L'aria artica in ingresso presenta valori di temperatura in libera atmosfera alla quota di circa 1500 metri anche di oltre 10°C al di sotto delle medie del periodo con un minimo di 0°C a 1500 metri sulle Alpi nord orientali. Un crollo termico così veloce associato a precipitazioni localmente intense ha portato alla comparsa dellla neve senza accumulo ma comunque coreografica nella notte fin verso gli 800 metri nei pressi di Tarvisio.
Le zone dove la neve si è spinta più in basso portando anche da accumuli sono state la Val Pusteria con il paese di Dobbiaco attorno a 1100/1200 metri ieri e nella notte colpito da una forte nevicata e stamattina ancora completamente bianco.
La Val Gardena con neve coreografica fin su Ortisei ed accumuli da Santa Cristina verso Selva di Val Gardena ed in particolare sull'Alpe di Siusi con anche oltre 20 cm al suolo.
La Val Badia con neve su tutte le località oltre i 1000 metri ed accumuli su La Villa, Corvara, San Cassiano ed in particolare a Colfosco dove il manto nevoso ha raggiunto i 15/20 cm.
Sopra a Cortina d'Ampezzo, dove il paese alla quota di 1200 metri ha visto episodi di neve bagnata ma con accumuli subito sopra i 1500/1600 metri.
Per non parlare di tutti i passi dolomitici che dai 2000 metri a salire si sono ritrovati con accumuli variabili da 10 a 30 cm al suolo.