Si sa infatti che l'aumento di temperatura fra il centro cittadino e le zone rurali possa arrivare fino a 5 gradi, generando un vero e proprio microclima all'interno delle aree urbane cittadine, fenomeno che è noto con il nome di "isola di calore".
Ebbene, alcuni ricercatori, in vista dei notevoli rialzi energetici e della crisi del gas ma anche per amore dell'ambiente, hanno pensato di rendere possibile il riciclo del calore sotterraneo per il riscaldamento degli edifici durante l'inverno. Questa iniziativa potrebbe essere sfruttata su larga scala, dall'Europa all'America e l'idrogeologo Grant Ferguson dell'Università di Saskatchewan in Canada, assicura "C'è un sacco di potenziale non sfruttato là fuori".
Il principio si baserebbe sul convoglio di acque sotterranee surriscaldate in superficie e l'estrazione del calore tramite pompe. Gli edifici e l'asfalto, infatti, sono i responsabili dell'accumulo della radiazione solare che non potendo essere assorbita viene trasferita direttamente al sottosuolo. L'utilizzo di calore sotterraneo consentirebbe non solo di riscaldare le nostre abitazioni durante l'inverno ma anche di evitare il surriscaldamento del pianeta e il conseguente inquinamento termico.
Gli scienziati hanno analizzato le dimensioni della popolazione, la domanda di riscaldamento e la temperatura delle acque sotterrane in oltre 6000 località europee e hanno scoperto che il progetto sarebbe attuabile in circa il 43% dei luoghi e la quantità di calore sarebbe sufficiente per soddisfare un anno di domanda di riscaldamento locale.
Dal punto di vista della sostenibilità il calore continua ad uscire dalle infrastrutture esistenti e gli scienziati hanno analizzato che potrebbe essere raccolto in circa il 25% delle località e soddisfare un quarto della richiesta di riscaldamento della popolazione globale.
Dando uno sguardo al futuro e ipotizzando il picco delle emissioni di gas serra nel 2040 il riciclaggio del calore sotterraneo nell'81% dei luoghi studiati potrebbe soddisfare più di un quarto delle richieste di riscaldamento delle località, se le emissioni non diminuiranno dall'81% si passerebbe direttamente al 99%.
Lo studio si è concentrato in Europa ma gli scienziati affermano che anche altri continenti potrebbero avere abbondante calore sotterraneo che potrebbe essere sfruttato.
Questa nuova scoperta apre uno spiraglio alla salvaguardia delle nostre tasche ma anche dell'ambiente perchè l'isola di calore è una minaccia all'economia in quanto induce una maggior richiesta di energia elettrica provocando un circolo vizioso che rischia di peggiorare la salute e le condizioni del pianeta.
Per ulteriori approfondimenti sull'argomento:
- Underground heat pollution could be tapped to mitigate climate change su ScienceNews.